9 Marzo
- LovePinkLife
- 9 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Un anno fa, tutto é cambiato, eppure tutto è uguale.
Questa data credo sia impressa nelle nostre menti un po’ come l’11 Settembre o altre date che restano nella memoria impresse e indelebili, per sempre. Un anno fa ci dicevano che il virus era reale, che non era la solita influenza passeggera, che questo virus era mortale e che era necessario chiudere tutto. Conte faceva la sua conferenza e noi scioccati ascoltavamo ciò che diceva, ricordo ancora il momento, era come essere in una bolla. “Non è possibile non sta succedendo davvero” sembrava un brutto sogno, ma era reale.
Mettere la vita in stand by, il lavoro, gli affetti, la distanza, la necessità di fare la spesa per uscire. Un anno fa oggi, questo incubo chiamato lockdown - o COVID19-prendeva forma. Nel più brutale dei modi. E allora ci siamo fatti coraggio, abbiamo accettato le restrizioni, la lontananza dai nostri cari, dai nostri amici, le scuole chiuse e i nonni a distanza “perché bisogna proteggerli”, la perdita di libertà per un bene comune. Perché il virus uccide, gli ospedali sono pieni e non abbiamo ossigeno e tamponi.
E noi da bravi italiani ci siamo fatti forza, abbiamo cominciato a cantare sui balconi, a fare la pasta e il pane in casa, a fare la spesa ogni 10 giorni e a fare le scorte. A fare il “date night in cucina” perché al ristorante non si può andare, abbiamo fatto le video call di gruppo (grazie tecnologia), la tinta fai da te,la palestra in casa e le passeggiate nel quartiere.
Non sapevamo quanto ci avremmo messo ad uscire da questa situazione, ma sapevamo - o meglio - speravamo, che sarebbe passato. Presto.
Così non è stato.
Siamo qui, dopo 1 anno esatto passato tra mascherine, igienizzanti, colori e restrizioni e ancora non sappiamo quando finirà, anzi, si vocifera tra le alte sfere che - forse - proprio tra poco, torneremo in quella posizione che un anno fa ci sembrava tanto surreale, e alla quale ormai ci siamo quasi abituati. “Possibile lockdown totale” Se deve essere, e sia, lo accetteremo, non possiamo fare altro, come si dice qui “purtamm‘ pacienz’”, con le dovute conseguenze economiche, psicologiche e sociali. Ancora una volta rassegnati alla condizione che viviamo e vivremo.
Ma ancora una volta con la speranza che passerà, perché se è vero che è passato un anno senza uscirne, è anche vero che finirà, che torneremo a vivere, che riavremo la nostra libertà e potremo riabbracciarci e baciarci in pubblico (senza paura di prendere una multa).
La sola cosa che possiamo fare è resistere e combattere, ognuno come può.
Non posson toglierci la speranza e la volontà di lottare e resistere. Faremo - come abbiamo già fatto - del nostro meglio per sopravvivere, ancora una volta, ancora uno sforzo, grande e durissimo.
Certi che l’incubo finirà, e che il sole tornerà a brillare, anche se poi “tutto bene” non è proprio andato!
Stay strong
con immenso amore
Tuuunia
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